Collaborazioni Instagram: come si fattura e quali tasse si pagano

Le collaborazioni su Instagram sono oggi una delle forme di guadagno più diffuse tra influencer, content creator e professionisti digitali.
Che tu abbia 5.000 follower o 500.000, quando ricevi prodotti, compensi o sponsorizzazioni, devi sapere come gestire correttamente la parte fiscale.

Eppure la maggior parte dei creator commette sempre gli stessi errori:

  • non fattura correttamente

  • usa la prestazione occasionale quando non è ammessa

  • non dichiara i prodotti ricevuti

  • applica IVA in modo sbagliato

  • non ha la Partita IVA (quando invece è obbligatoria)

In questa guida completa scoprirai TUTTO ciò che devi sapere per lavorare in modo professionale e senza rischi.

Quando devi aprire Partita IVA se fai collaborazioni Instagram

La collaborazione con un brand è un’attività professionale.
E la legge italiana è molto chiara: quando un’attività è abituale e continuativa, serve Partita IVA.

Devi aprire Partita IVA se:

  • fai collaborazioni più volte all’anno

  • ricevi compensi mantenti da brand

  • ricevi prodotti in cambio di contenuti

  • monetizzi contenuti in modo ricorrente

  • il tuo profilo è un’attività lavorativa (non più un hobby)

👉 Non importa se guadagni 200€ o 2.000€ al mese.
👉 Non importa se il brand ti invia SOLO prodotti.

Se la tua attività è ricorrente → P.IVA obbligatoria.

Prestazione occasionale: perché NON è ammessa per le collaborazioni Instagram

La prestazione occasionale si può usare solo se:

✔ è un’attività NON abituale
✔ hai una singola collaborazione sporadica
✔ NON hai continuità

Se pubblichi contenuti con regolarità o ricevi più collaborazioni, l’occasionalità sparisce.

Regola fondamentale:
Se il brand ti invia un prodotto in cambio di contenuti, è già attività professionale → non puoi usare prestazione occasionale.

Cosa succede se collaboro senza Partita IVA?

Rischi:

  • sanzioni

  • mancata dichiarazione dei compensi

  • problemi in caso di controllo

  • contestazione dell’attività “in nero”

Il problema è che i brand oggi conservano i contratti e i contenuti sponsorizzati restano online → prova evidente di attività economica.

Meglio iniziare in regola quando l’attività cresce.

Come si fattura una collaborazione Instagram nel 2025

Consulenza fiscale per Creator e Professionisti Digitali

Hai iniziato a guadagnare online con i social, con collaborazioni o attività digitali? Da Studio Beringheli puoi ricevere una consulenza completa su contabilità, regimi fiscali e gestione delle imposte legate ai tuoi guadagni online.

Ti aiutiamo a capire come dichiarare i redditi, quale regime conviene e come evitare errori fiscali che potrebbero costarti caro. Contattaci per una consulenza personalizzata, anche online.

*Servizio a pagamento, via email o videochiamata. Nessun vincolo.

Quando hai Partita IVA, emettere fattura è semplice.

La fattura deve contenere:

  1. Dati dell’influencer

  2. Dati del brand (Italia o estero)

  3. Descrizione dettagliata della prestazione

    • post Instagram

    • reel

    • stories

    • diritti di utilizzo e durata

  4. Compenso pattuito

  5. Valore del prodotto ricevuto (se parte del compenso)

  6. Regime fiscale

Come fatturare collaborazioni con brand ITALIANI

Dipende dal tuo regime fiscale:

Regime forfettario (il più usato dagli influencer)

  • Nessuna IVA

  • Nessuna ritenuta

  • Inserire “Operazione in regime forfettario – Legge 190/2014”

È semplicissimo.

Regime ordinario

  • Applichi IVA al 22%

  • Il brand può applicare ritenuta d’acconto

Come fatturare collaborazioni con brand ESTERI (USA, UK, UE, Svizzera)

Qui la maggior parte degli influencer sbaglia.

BRAND UE (Germania, Francia, Spagna…)

Fattura senza IVA, con dicitura:
➡️ “Operazione non imponibile – art. 7-ter DPR 633/1972”

BRAND EXTRA UE (USA, UK, Svizzera…)

Anche qui fattura senza IVA, con dicitura:
➡️ “Operazione non soggetta – prestazione generica a soggetto extra UE”

Niente IVA → ma devi dichiarare i compensi in Italia.

Collaborazioni “solo in cambio prodotto”: attenzione!

Se il brand ti invia un prodotto e tu realizzi contenuti…

👉 devi comunque dichiarare il valore del prodotto come compenso.

Il prodotto è un pagamento a tutti gli effetti.

Esempio:

Il brand ti invia:

  • un profumo da 120€

  • ti chiede un reel e 3 stories

Questo valore va inserito in fattura come compenso in natura.

Quanto paga di tasse un influencer per le collaborazioni?

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Nel regime forfettario, il più usato, la tassazione è molto vantaggiosa:

Esempio realistico:

Ricavi annuali da collaborazioni: 25.000 €

Redditività settore marketing/pubblicità: 67%
Imponibile: 25.000 × 67% = 16.750 €

Imposta (5% primi 5 anni):
➡️ 16.750 × 5% = 837 €

Contributi INPS: variabili

👉 Totale tasse spesso sotto i 2.000 €/anno.

Per questo TUTTI gli influencer vogliono il forfettario.

Errori più comuni degli influencer

❌ Non dichiarare prodotti ricevuti
❌ Prestazione occasionale quando non è ammessa
❌ Codice ATECO sbagliato
❌ Non emettere fatture ai brand esteri
❌ Mescolare conti personali e professionali
❌ Ricevere compensi su PayPal personale
❌ Non conservare i contratti

Questi errori possono costare migliaia di euro.

Documenti da conservare per una collaborazione Instagram

  • Brief del brand

  • Contratto

  • Screenshot del contenuto pubblicato

  • Report di performance

  • Fattura emessa

  • Eventuali email

  • Prova del valore del prodotto ricevuto

Un commercialista esperto ti spiega dove e come archiviare tutto.

Che codice ATECO usare per influencer e creator?

Il codice più adatto è:

➡️ 73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari

È perfetto per:

  • sponsorizzazioni

  • contenuti social

  • collaborazioni brand

  • affiliazioni

  • prodotti in cambio di contenuti

Serve aiuto per gestire collaborazioni e Partita IVA?

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Se stai iniziando a collaborare con i brand e vuoi evitare errori fiscali, posso aiutarti con una consulenza personalizzata per influencer e creator.

Vediamo insieme:

  • se e quando aprire Partita IVA

  • quale regime fiscale conviene

  • come fatturare brand italiani ed esteri

  • come dichiarare prodotti ricevuti

  • come evitare problemi con il Fisco

  • come organizzare tutto in modo semplice

 

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Dottore Commercialista e Revisore Legale, con una solida formazione in Scienze Economico-Aziendali. La mia carriera si è arricchita grazie all'approfondimento di tematiche legali e fiscali, permettendomi di offrire consulenze specializzate e mirate. Appassionata di informatica e nuove tecnologie, integro strumenti digitali avanzati nella gestione contabile e finanziaria, proponendo soluzioni innovative ai miei clienti con un approccio che fonde tradizione e innovazione.
Antonella Beringheli
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