Codici ATECO per agente di commercio: cosa devi sapere

Quando si decide di intraprendere la professione di agente di commercio, uno dei primi aspetti amministrativi da affrontare è la scelta del codice ATECO corretto. Questo passaggio è fondamentale per inquadrare correttamente l’attività dal punto di vista fiscale, previdenziale e normativo. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio cosa sono i codici ATECO, quale sia quello specifico per un agente di commercio e quali aspetti considerare per una gestione ottimale della tua attività.

Cosa sono i codici ATECO e perché sono importanti

I codici ATECO (acronimo di Attività Economiche) sono un sistema di classificazione utilizzato dall’ISTAT per identificare le varie attività economiche presenti in Italia. Ogni codice rappresenta un’attività specifica ed è indispensabile per:

  • Definire l’attività svolta ai fini fiscali;
  • Determinare il regime fiscale e contributivo applicabile;
  • Individuare le eventuali autorizzazioni o licenze necessarie;
  • Facilitare la raccolta e l’analisi statistica delle attività economiche.

Per un agente di commercio, scegliere il codice ATECO corretto non è solo un obbligo burocratico, ma anche un modo per garantire che l’attività sia regolamentata e conforme alle normative vigenti.

Qual è il codice ATECO per agente di commercio?

Il codice ATECO specifico per gli agenti di commercio è il 46.18.00, che identifica l’intermediario del commercio specializzato in beni di vario genere. Questo codice include tutte le attività di intermediazione per la vendita di prodotti o servizi, senza distinzione di settore merceologico. L’agente di commercio agisce quindi come intermediario tra il produttore (o il fornitore) e il cliente finale, percependo una provvigione per ogni vendita conclusa.

Codice ATECO 46.18.00: cosa comprende?

Il codice 46.18.00 comprende una serie di attività tipiche degli agenti e rappresentanti di commercio, tra cui:

  • La promozione di prodotti o servizi presso clienti;
  • La negoziazione di contratti di vendita;
  • L’assistenza nelle relazioni tra azienda fornitrice e cliente.

È importante sottolineare che, nel caso in cui l’agente di commercio si occupi di un settore specifico (ad esempio prodotti alimentari, prodotti farmaceutici o tecnologia), il codice ATECO rimane invariato, in quanto il 46.18.00 copre tutte le tipologie di beni e servizi.

Requisiti per svolgere l’attività di agente di commercio

Prima di avviare un’attività come agente di commercio e registrare il codice ATECO corretto, è necessario soddisfare alcuni requisiti normativi. Di seguito, i principali:

Hai bisogno di consulenza fiscale e contabile?

Ottimizza i costi e risparmia tempo con i nostri esperti. Prenota ora una prima consulenza gratuita personalizzata per trovare la soluzione ideale per la tua attività!

Contattaci ora

Rispondiamo rapidamente alle tue richieste!

STUDIO BERINGHELI

1. Requisiti professionali

Per diventare agente di commercio è necessario possedere specifici requisiti, tra cui:

  • Aver frequentato un corso di formazione professionale riconosciuto;
  • Oppure, aver maturato una significativa esperienza lavorativa nel settore.

In alternativa, sono accettati titoli di studio come un diploma di scuola superiore ad indirizzo commerciale o una laurea in economia.

2. Iscrizione al Registro delle Imprese

Gli agenti di commercio devono essere iscritti presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio, nella sezione speciale dedicata. Durante la registrazione, sarà richiesto di indicare il codice ATECO scelto, che, come anticipato, sarà il 46.18.00.

3. Partita IVA

Come per qualsiasi altra attività autonoma, l’agente di commercio deve aprire una Partita IVA. Anche in questo caso, sarà fondamentale indicare il codice ATECO corretto per evitare errori fiscali.

Regime fiscale e contributivo per gli agenti di commercio

La scelta del regime fiscale e la gestione dei contributi previdenziali sono due aspetti centrali nella professione di agente di commercio. Vediamo i principali punti da considerare:

Regime fiscale

Gli agenti di commercio possono optare per uno dei seguenti regimi fiscali:

  • Regime forfettario: riservato a chi rispetta determinati limiti di fatturato (attualmente fissato a 85.000 euro annui). Con questo regime, si applica una tassazione agevolata al 15% (o al 5% per i primi 5 anni) e si beneficia di una gestione semplificata degli obblighi contabili.
  • Regime ordinario: obbligatorio per chi supera i limiti del regime forfettario o preferisce una gestione fiscale più tradizionale. In questo caso, sarà necessario tenere una contabilità ordinaria, con costi e ricavi dettagliati.

Contributi previdenziali

Gli agenti di commercio sono obbligati a iscriversi all’ENASARCO (Ente Nazionale di Assistenza per gli Agenti e i Rappresentanti di Commercio) e versare i relativi contributi previdenziali. La contribuzione è calcolata in percentuale sulle provvigioni percepite, secondo aliquote stabilite annualmente.

Hai bisogno di consulenza fiscale e contabile?

Ottimizza i costi e risparmia tempo con i nostri esperti. Prenota ora una prima consulenza gratuita personalizzata per trovare la soluzione ideale per la tua attività!

Contattaci ora

Rispondiamo rapidamente alle tue richieste!

STUDIO BERINGHELI

Codice ATECO e inquadramento fiscale: errori da evitare

Un errore comune tra gli aspiranti agenti di commercio è la scelta di un codice ATECO non corretto, che può causare problemi in termini di inquadramento fiscale e previdenziale. Ad esempio:

  • Scegliere un codice generico potrebbe portare a una tassazione errata;
  • Non indicare il codice corretto durante l’apertura della Partita IVA potrebbe causare difficoltà nella registrazione presso l’ENASARCO.

Per evitare questi problemi, è sempre consigliabile affidarsi a un commercialista esperto in materia di agenti di commercio. Un professionista potrà guidarti nella scelta del codice ATECO, nell’apertura della Partita IVA e nella gestione contabile.

Considerazioni finali

La scelta del codice ATECO per un agente di commercio è un passaggio cruciale per avviare l’attività in modo corretto. Il 46.18.00 è il codice di riferimento per tutti coloro che operano come intermediari nel commercio di beni o servizi, indipendentemente dal settore specifico. Oltre alla corretta classificazione, è fondamentale rispettare tutti gli obblighi normativi, fiscali e contributivi previsti per questa professione.

Se stai pensando di diventare agente di commercio o hai dubbi sulla tua posizione fiscale, affidati a un consulente esperto. La gestione accurata degli aspetti amministrativi ti permetterà di concentrarti sullo sviluppo del tuo business e sulla costruzione di relazioni commerciali di successo.

Per maggiori informazioni sulla professione di agente di commercio, consulta il sito ufficiale dell’ENASARCO.

 

Copyright © Riproduzione riservata

 

Dottore Commercialista e Revisore Legale, con una solida formazione in Scienze Economico-Aziendali. La mia carriera si è arricchita grazie all'approfondimento di tematiche legali e fiscali, permettendomi di offrire consulenze specializzate e mirate. Appassionata di informatica e nuove tecnologie, integro strumenti digitali avanzati nella gestione contabile e finanziaria, proponendo soluzioni innovative ai miei clienti con un approccio che fonde tradizione e innovazione.
Antonella Beringheli
Condividi se ti è piaciuto l'articolo
×

Salve!

Scegli uno dei contatti elencati qui sotto per chattare su whatsapp

× Hai bisogno di consulenza?