Come aprire partita IVA in regime forfettario

Aprire una partita IVA in regime forfettario rappresenta una scelta molto comune per chi desidera avviare un’attività autonoma o freelance. Questo regime fiscale, introdotto in Italia nel 2015, è particolarmente vantaggioso per chi inizia, grazie alla sua semplicità di gestione e ai benefici fiscali che offre. Ma quali sono i passaggi per aprire una partita IVA in regime forfettario? In questa guida ti spiegheremo tutto ciò che devi sapere, dai requisiti ai costi, fino ai vantaggi e agli obblighi.

Leggere questo articolo ti permetterà di avere una visione chiara del processo, risparmiando tempo e riducendo i rischi di errori. Che tu sia un giovane professionista, un artigiano o un commerciante, il regime forfettario potrebbe essere la soluzione ideale per te. Continua a leggere per scoprire come fare il primo passo verso la tua indipendenza lavorativa!

Cosa significa aprire partita IVA in regime forfettario

Prima di entrare nei dettagli, è importante capire cosa significa scegliere il regime forfettario. Si tratta di un regime fiscale agevolato pensato per le persone fisiche che svolgono attività di impresa, arte o professione in forma individuale. Questo regime si distingue per:

  • Semplicità nella gestione fiscale: non è necessario applicare l’IVA sulle fatture emesse né tenere una contabilità complessa.
  • Imposta sostitutiva agevolata: un’unica imposta sostitutiva al 15% (o al 5% per i primi cinque anni, in alcuni casi).
  • Limite di ricavi o compensi: per rimanere nel regime forfettario, non si devono superare determinate soglie di fatturato annuo, variabili in base al codice ATECO.

Aprire una partita IVA in regime forfettario, quindi, significa adottare una gestione fiscale semplificata e beneficiare di un’imposizione fiscale ridotta, rispettando però alcuni requisiti.

Quali sono i requisiti per accedere al regime forfettario

Per aprire una partita IVA in regime forfettario, è necessario verificare di soddisfare alcuni requisiti specifici. Ecco i principali:

  1. Limite di fatturato annuo
    Il regime forfettario è riservato ai contribuenti che non superano una determinata soglia di ricavi o compensi, stabilita in 85.000 euro a partire dal 2023.
  2. Assenza di partecipazioni in società di persone o imprese familiari
    Non è possibile aderire al regime forfettario se si possiedono quote di partecipazione in società di persone, associazioni professionali o imprese familiari.
  3. Non svolgere attività prevalente con ex datori di lavoro
    Per evitare l’abuso del regime, non puoi adottarlo se svolgi attività prevalentemente con un ex datore di lavoro con cui hai lavorato nei due anni precedenti.
  4. Rispetto dei limiti sulle spese per lavoro dipendente e beni strumentali
    Le spese per dipendenti o collaboratori non devono superare i 20.000 euro annui, mentre i beni strumentali devono rimanere entro un limite compatibile con il regime forfettario.

Come aprire la partita IVA in regime forfettario: i passaggi

Passiamo ora ai dettagli pratici per aprire una partita IVA in regime forfettario. Segui questi semplici passaggi per avviare la tua attività:

1. Individua il codice ATECO più adatto

Ogni attività ha un codice ATECO specifico che la identifica. Questo codice è essenziale per determinare il coefficiente di redditività, un elemento chiave per calcolare l’imposta sostitutiva nel regime forfettario.

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Ad esempio, se sei un grafico freelance, il tuo codice ATECO potrebbe essere 74.10.21, mentre un artigiano avrà un codice diverso. È fondamentale scegliere il codice corretto per evitare problemi fiscali.

2. Compila il modello AA9/12

Per aprire la partita IVA, devi compilare il modello AA9/12, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Nel modulo, indicherai i tuoi dati personali, il codice ATECO scelto e il regime fiscale (forfettario) che intendi adottare.

3. Presenta la domanda all’Agenzia delle Entrate

La domanda può essere presentata:

  • Online, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
  • Di persona, recandoti presso un ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.

La presentazione è gratuita e non richiede alcun pagamento al momento dell’apertura.

4. Richiedi la PEC e firma digitale (se necessarie)

Anche se non obbligatorie per tutti, la PEC (Posta Elettronica Certificata) e la firma digitale sono utili per gestire comunicazioni ufficiali e firmare documenti in formato elettronico.

5. Iscriviti alla gestione previdenziale

A seconda della tua attività, dovrai iscriverti alla gestione previdenziale INPS o, in alcuni casi, ad una cassa professionale specifica (ad esempio, la Cassa Forense per gli avvocati).

Quali sono i costi per aprire e gestire la partita IVA in regime forfettario

Uno dei principali vantaggi del regime forfettario è la sua convenienza economica. Vediamo nel dettaglio i costi principali:

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  • Apertura della partita IVA: gratuita, non ci sono costi iniziali da sostenere presso l’Agenzia delle Entrate.
  • Contributi previdenziali: dipendono dal tipo di attività. Ad esempio, i commercianti e artigiani iscritti alla gestione INPS devono versare un contributo minimo annuale.
  • Imposta sostitutiva: si applica un’aliquota del 15% sul reddito imponibile, calcolato moltiplicando i ricavi per il coefficiente di redditività.

Vantaggi del regime forfettario

Scegliere il regime forfettario offre numerosi benefici, soprattutto per chi è all’inizio del proprio percorso imprenditoriale o professionale. Tra i principali vantaggi troviamo:

  • Semplificazione fiscale: niente IVA da applicare o registrare.
  • Agevolazioni per i nuovi imprenditori: aliquota al 5% per i primi cinque anni.
  • Costi di gestione ridotti: non è necessario rivolgersi a un commercialista per la contabilità ordinaria.
  • Imposizione fiscale agevolata: imposta sostitutiva al 15%, più bassa rispetto agli altri regimi fiscali.

Link utile per approfondire

Per ulteriori informazioni dettagliate sul regime forfettario e sulla gestione della partita IVA, puoi visitare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

 

Aprire una partita IVA in regime forfettario può essere il primo passo verso l’indipendenza lavorativa e il successo professionale. Sebbene il processo sia semplice, è fondamentale comprendere appieno i requisiti, i vantaggi e gli obblighi per evitare errori e sfruttare al massimo i benefici offerti da questo regime fiscale.

Se hai dubbi o preferisci delegare alcuni aspetti amministrativi, affidarti a un commercialista esperto può fare la differenza. Inizia oggi il tuo percorso verso una gestione autonoma e soddisfacente del tuo lavoro!

 

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Dottore Commercialista e Revisore Legale, con una solida formazione in Scienze Economico-Aziendali. La mia carriera si è arricchita grazie all'approfondimento di tematiche legali e fiscali, permettendomi di offrire consulenze specializzate e mirate. Appassionata di informatica e nuove tecnologie, integro strumenti digitali avanzati nella gestione contabile e finanziaria, proponendo soluzioni innovative ai miei clienti con un approccio che fonde tradizione e innovazione.
Antonella Beringheli
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